mercoledì 11 aprile 2012

martedì 10 aprile 2012

Seize the time - 20 aprile - CONFERMATO!

Per la serata di venerdì abbiamo deciso di proiettare uno dei film più cesurati della carriera del regista Antonello Branca: "Seize the time".

Film "cult" degli anni '70 sul movimento delle "Pantere Nere". Il lungometraggio è stato realizzato interamente negli Stati Uniti seguendo dall'interno il lavoro del Black Panther Party. Antonello Branca costruisce l'impianto narrativo del film fondendo insieme, con estrema abilità, i canoni del cinema di finzione e del cinema documentario. Un solo attore professionista, Norman Jacobs, si muove tra visioni pop-simboliche dell' imperialismo a stelle e strisce contrapposte a visioni della realtà: rastrellamenti, manifestazioni studentesche, esercitazioni della guardia nazionale, testimonianze dirette. Un'America dove i neri e le "pantere" in particolare, vengono assassinati a sangue freddo secondo un preciso disegno repressivo.
Presentato al Festival di Pesaro, nel 1971 ha vinto il premio di qualità Ministero Turismo e Spettacolo.
Intorno alla partecipazione del film al festival di Venezia dello stesso anno, si sviluppò una vivace polemica: le condizioni poste dalla direzione del Festival infatti furono tali da indurre l'autore a non presentare il film.

http://www.associazioneantonellobranca.org/pages/dettagli.php?ID=112



domenica 8 aprile 2012

Maricela - 21 aprile - CONFERMATO!

Un giallo che inizia a Torino e si snoderà in un lungo viaggio negli inferni delle megalopoli è quello che ci racconta Marzio Bertotti nel romanzo noir Maricela pubblicato dalla torinese Edizioni Angolo Manzoni nella collana Narrativa “Grandi Caratteri”.

Questa collana, oltre a proporre romanzi vari di grande interesse, ha il pregio di essere stampata con caratteri di grandezza superiore alla media in modo che il lettore possa leggere senza fatica.

Il romanzo inizia con l’assassinio di una giovane ragazza che proveniente da San Salvador viveva e lavorava a Torino come domestica. Una vita apparentemente tranquilla che però nascondeva qualcosa nel suo passato e lo rivelano dei tatuaggi che la davano come appartenente ad unagang salvadoregna. Nel contempo avviene anche il suicidio di un volontario appena rientrato da San Salvador.

Le indagini sono assunte dall’ispettore Sacco che vede nelle due morti un possibile nesso, inoltre l’ispettore deve fare i conti con suoi personali fantasmi del passato aggravati dalla morte di suo figlio.

Al fine di arrivare alla soluzione della faccenda, l’ispettore, in una sua “personale” indagine segue le tracce di Maricela sino al suo paese di origine e qui conoscerà un mondo fatto di emerginazione e di violenza dove la vita vale poco o niente.

L’autore:

Marzio “Mungo” Bertotti è nato a Torino nel 1960 ed è cresciuto nel quartiere popolare di Barriera di Milano dove abita tuttora. Impegnato politicamente nei circoli del proletariato giovanile, tra il 1979 e il 1987 ha vissuto all’estero (Londra, Amsterdam, San Francisco...) Nel 1984 è stato il chitarrista del gruppo H.C. Punk Declino.

Rientrato in Italia nel 1988, si laurea in Storia, viene assunto in una grande azienda, e svolge una serie di inchieste giornalistiche in Africa (Mali, Senegal, Tunisia e Kenya), collaborando con una rivista tecnica. Successivamente, gestisce una scuola di lingue e informatica e tiene corsi di arti marziali cinesi. Oggi lavora come consulente per una agenzia di cooperazione internazionale, seguendo progetti di cooperazione con paesi in via di sviluppo.

Scrittore, collaboratore di etichette discografiche indipendenti e case editrici, con la Edizioni Angolo Manzoni ha pubblicato i noir In un unico buio (2005), Dopo il ponte (2008).

sabato 7 aprile 2012

Marlane: la fabbrica dei veleni - 19 aprile - CONFERMATO!

Inaugurerà questa edizione dello Zap Festival la presentazione del libro e del documentario "Marlane: la fabbrica dei veleni", prevista per giovedì; sarà presente uno degli autori, Francesco Cirillo

La Marlane di Praia a Mare (CS), fabbrica tessile del gruppo Marzotto, dal 1973 al 2001 ha causato oltre 100 operai morti per tumore e altri 60 ammalati ancora oggi. Il territorio e il mare di Praia sono serviti da discarica per i rifiuti tossici delle lavorazioni. Tutto questo è avvenuto con la complicità delle amministrazioni locali e dei partiti (di centro destra e centro sinistra), delle autorità sanitarie, di Cgil-Cisl-Uil, dei mezzi di "informazione"; che per anni hanno negato, minimizzato, insabbiato, ma anche criminalizzato chi lottava contro il lavoro portatore di morte, contro
la fabbrica dei veleni. La strage di Praia a Mare non è avvenuta "per caso", per "mancata conoscenza" dei prodotti usati nel ciclo lavorativo. La strage di Praia è avvenuta per scelta, la scelta del profitto. Quella scelta che vede nelle misure di sicurezza, nella salvaguardia della salute e delle vite di chi lavora, solamente un elemento aggiuntivo del "costo del lavoro", un onere da evitare con cura per non diminuire i profitti, per "garantire" l'occupazione. Il libro di Francesco Cirillo, scritto insieme all’operaio Luigi Pacchiano, è corredato dalle interviste di Giulia Zanfino.

mercoledì 4 aprile 2012

Annullato il concerto dei Nabat

Purtroppo per motivi di forza maggiore i Nabat sono stati costretti a disdire la loro partecipazione allo Zap!Festival di quest'anno. A brevissimo uscirà la programmazione di venerdì.

martedì 3 aprile 2012

Ultimo Teatro - 22 aprile - CONFERMATO!

Torna al Newroz l'Ultimo Teatro con il suo nuovo spettacolo, ispirato e dedicato a Vittorio Arrigoni: "Restiamo Umani"

La maggior parte dei testi sono stati presi e drammatizzati dai racconti di Vittorio Arrigoni - attivista per i diritti umani, impegnato come volontario in Palestina, dove ha vissuto fino al suo barbaro assassinio.

Il suo è più il punto di vista di una vittima, che di un cronista.

Le parole di Restiamo Umani sono imbrattate di sangue, di fosforo bianco, di schegge esplosive, di barriere, di volti segnati dalla sofferenza, di mani distrutte dall'odio.

E' una visione a frammenti che si articola come un "cunto a due voci", attraverso immagini, parole, suoni e sensazioni apparentemente lontane ma legate tra loro da tutti quei messaggi che attraversano nella sua interezza, la vita e la morte.

E' il racconto di un genocidio contemporaneo ed inimmaginabile. E' la storia di un popolo povero che vive da secoli nella terra promessa, armato di qualche sasso e di qualche martire contro un popolo che ha subito l'Eterna Diaspora, il Pogrom Zarista, i Campi di Sterminio Nazista e che oltre ad essere una delle potenze più forti nel mondo, utilizza sulla popolazione avversaria il secondo esercito più equipaggiato e preparato, al mondo.

http://act-theatret.blogspot.it/2011/10/teatro-e-resistenza.html