Nei primi mesi del 2010 il ritrovamento della videocassetta del concerto di Bruxelles (“reperto” ormai dato per perso) fa scoccare la scintilla della reunion. Angelo e Marcello, convinti della bontà del materiale suonato in quella occasione, si mettono subito al lavoro per riformare il gruppo e ridare vita a un pugno di canzoni sepolte per 16 anni in una soffitta. Andrea, che vive a oltre 100 km, accetta subito con entusiasmo. Chiara, moglie di Marcello, va a sostituire Fabiano.
In pochi mesi i Soylent Tree non solo ridanno vita al repertorio degli ormai defunti Mescalina reinterpretandolo in chiave moderna e, se possibile, ancora più brutale; ma arrivano a incidere già a novembre dello stesso anno una demo molto convincente, nella quale riescono a trasmettere la grinta e l’energia che li contraddistingue. La potente resa sonora è ancora venata di punk, ma consapevolmente più folle rispetto al passato; fatta per stupire e sgomentare, si arricchisce di determinazione e caos calcolato, toccando i confini del metal, del prog, del pop, del blues e del funky e chi più ne ha più ne metta perché come diceva Hendrix quando la musica è buona non importa di che genere sia. Angelo con il suo drumming quadrato e maturo, Andrea ormai bassista raffinato e attento, oltre che fine arrangiatore, Marcello ancora più heavy con la Flying V che sostituisce l’amata Stratocaster, creano la perfetta miscela per la voce incandescente e vigorosa di Chiara, che al debutto assoluto sfodera la grinta giusta per guidare la band nelle esibizioni live.
Con un’età media di 38 anni, i Soylent Tree tornano quindi prepotentemente sulla scena, con l’intento di calcare i palchi più prestigiosi e di infiammare il pubblico.
http://www.myspace.com/soylent_tree